Tudor Pro Cycling, con gli innesti di Alaphilippe e Hirschi si punta in alto nel 2025: “L’obiettivo è essere un team di prima fascia per puntare al WorldTour nel 2029”
È una Tudor Pro Cycling ambiziosa quella che si affaccia alla stagione 2025. Reduce da un’annata piuttosto positiva, la seconda nella categoria Professional, la formazione elvetica vuole fare un ulteriore passo in avanti il prossimo anno, puntando a essere competitiva nelle gare principali del calendario per accumulare più punti UCI possibili in vista di un futuro ingresso nel WorldTour. Per riuscirci, la compagine di Fabian Cancellara non ha badato a spese nel CicloMercato e, tra gli altri, si è assicurata due corridori di peso quali Julian Alaphilippe e Marc Hirschi, che potranno aiutare la squadra a fare quel salto di qualità necessario per diventare un team di prima fascia.
“Il piano per noi nel 2025 è di essere competitivi in qualsiasi corsa prestigiosa del mondo – ha dichiarato a Velo James Spragg, coach e consulente in materia di prestazioni della squadra – Penso che con Marc, Julian e gli altri che stiamo inserendo possiamo essere protagonisti in ogni gara WorldTour di un giorno. Possiamo davvero cambiare le nostre ambizioni l’anno prossimo“.
“Il nostro obiettivo, entro la fine del 2025, è quello di essere un ProTeam di prima fascia prima nel prossimo ciclo triennale – ha proseguito Spragg – Questo significherà avere un programma di gare garantito per il 2026 e oltre. Saremo in grado di fare tutti e tre i Grandi Giri e tutte le classiche. Non dovremo più fare affidamento sulle wild card come in passato. Ottenere l’accesso a un maggior numero di gare WorldTour a partire dal 2026 ci permetterà di fare il passo successivo per il ciclo successivo. L’obiettivo per il 2029? Ovviamente si tratta di essere promossi nel WorldTour“.
A credere nella crescita del team elvetico è anche Raphael Meyer, CEO della squadra: “Con i nuovi corridori, con i corridori attuali che stanno crescendo bene e con un numero maggiore di gare nel 2025, crediamo che ottenere uno status da ProTeam di alto livello sia possibile. Stiamo lavorando molto duramente per raggiungere questo obiettivo”.
Oltre che dai corridori, il rafforzamento della squadra passa anche da uno staff di alto livello: “Il nostro nuovo ‘reparto innovazioni’ ha il compito di ridurre al minimo le esigenze di gara – ha aggiunto Spragg – Cose come l’aerodinamica, gli indumenti rinfrescanti, le biciclette. In pratica, si tratta di ottimizzare tutto ciò che può farci andare più veloci con meno sforzo“.
“Se stiamo prendendo i migliori corridori del mondo, dobbiamo dare loro il miglior supporto del mondo. Questo farà emergere il loro pieno potenziale, ma aumenterà anche il livello dell’intera squadra. Il reparto innovazioni è il primo grande passo verso il miglioramento della struttura di supporto e verso il WorldTour”, ha concluso Spragg.
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